06-03-2020

A fine novembre 2019, in occasione della SPS IPC Drive di Norimberga, STOBER ha presentato in anteprima la nuova generazione dei suoi servomotoriduttori planetari. A parità di potenza, e in considerazione delle numerose opzioni e possibilità di combinazione, queste trasmissioni sono le più compatte sul mercato. Per garantire l’alta qualità costante del montaggio finale anche per questa serie, nella sede principale di Pforzheim lo specialista ha recentemente sviluppato un nuovo banco di prova “end of line” specifico per la nuova generazione. Grazie ad esso STOBER offre ai propri clienti esclusivamente riduttori e motoriduttori planetari testati e documentati.

Controllo e documentazione

A fine novembre 2019, in occasione della SPS IPC Drive di Norimberga, STOBER ha presentato in anteprima la nuova generazione dei suoi servomotoriduttori planetari. A parità di potenza, e in considerazione delle numerose opzioni e possibilità di combinazione, queste trasmissioni sono le più compatte sul mercato. Per garantire l’alta qualità costante del montaggio finale anche per questa serie, nella sede principale di Pforzheim lo specialista ha recentemente sviluppato un nuovo banco di prova “end of line” specifico per la nuova generazione. Grazie ad esso STOBER offre ai propri clienti esclusivamente riduttori e motoriduttori planetari testati e documentati.

Con la nuova generazione di servomotoriduttori planetari, STOBER consente ai propri clienti di costruire impianti ancora più compatti, aumentando contemporaneamente le prestazioni. Grazie a un’enorme molteplicità di varianti, i costruttori nella fase di progettazione potranno dar vita alla soluzione di trasmissione assolutamente perfetta per ogni caso applicativo. “Ovviamente vogliamo offrire ai nostri utenti solo soluzioni all’altezza dei nostri requisiti di qualità”, afferma Michael Fitzer, Pianificazione centrale tecnica di STOBER. E i nostri requisiti sono davvero alti. “Pertanto, come per pressoché tutte le nostre serie, ora anche per il montaggio finale della nuova generazione abbiamo sviluppato un banco di prova specifico montato alla fine della nuova linea di produzione”. In questo modo ogni trasmissione che esce dal nostro stabilimento è testata e documentata.

Michael Fitzer indica il monitor. “Controlliamo aspetti diversi dei motoriduttori planetari, ad esempio il numero di giri in uscita, il rapporto del riduttore o la concentricità”. Il rapporto del riduttore viene calcolato automaticamente dal banco di prova confrontando un numero di giri in entrata costante con il numero di giri in uscita. In questo modo i tecnici riconoscono subito set di ruote montati in modo errato. E questo è solo un esempio.

Il controllo della coassialità, ad esempio, viene effettuato soprattutto in fase di montaggio di ruote dentate nell’uscita. A tale scopo, nel banco di prova vengono scansionati tutti i fianchi dei denti per calcolare la coassialità. “Su richiesta, questo processo può anche essere rappresentato graficamente sullo schermo”, spiega Fitzer. In caso di scostamenti, un collaboratore con l’ausilio di dispositivi specifici può regolare e fissare la ruota dentata di uscita direttamente sul banco di prova. STOBER in questo modo viene incontro alle esigenze dei clienti garantendo coassialità minime nell’ordine del micrometro.

Secondo Fitzer, un ruolo importante svolge il controllo del coefficiente di attrito totale. Infatti, questo parametro rivela la qualità dei lavori di montaggio, ad esempio per quanto riguarda le forze di precarico dei cuscinetti. Con una copertura insonorizzante apposita e un software specifico, al banco di prova il collaboratore può localizzare rumori minimi con l’ausilio di cuffie. Tali rumori indicano tra l’altro la presenza di danni minimi ai fianchi dei denti. Parallelamente è possibile anche controllare i rumori di funzionamento del riduttore.

Il banco di prova: davvero ingegnoso

“Nello sviluppo del banco di prova denominato EoL 4.XX, abbiamo dato grande importanza al comando ergonomico”, riferisce Fitzer. In questo modo si consente ai collaboratori di lavorare ad un’altezza comoda. Il montaggio e lo smontaggio del riduttore o del motoriduttore sono automatici. A seconda della necessità, un collaboratore maneggia comodamente i componenti, appoggiandoli e rimuovendoli dal banco di prova ad esempio con una gru. Anche l’apertura e la chiusura della copertura insonorizzante sono processi completamente automatici.

“Abbiamo sviluppato un nuovo software specifico che ci consente di ottimizzare il ciclo di prova per ogni riduttore”, spiega Fitzer. In altre parole: per i riduttori con rapporto elevato, il programma regola il numero di giri in entrata e passa a un numero di giri di prova in uscita corrispondente, riducendo il tempo di ciclo.

A ciò si aggiunge il tema sicurezza, da sempre prioritario alla STOBER. “Già prima della progettazione e dello sviluppo concettuale del nostro banco di prova abbiamo richiesto la consulenza dei nostri specialisti della sicurezza”, afferma Fitzer. Il risultato: l’EoL 4.XX è dotato di una protezione di accesso laterale e sul lato anteriore di una barriera di sicurezza che in caso di emergenza può arrestare immediatamente il processo di prova o i movimenti della copertura insonorizzante.

I nuovi servomotoriduttori planetari sono disponibili in diversi formati. Il banco di prova è flessibile ed è adatto a tutti i tipi di serie fino alla grandezza P8 e PH8. “Possiamo azionare e controllare tutti i nostri servomotori sincroni con le più diverse varianti di encoder”, illustra Fitzer. “Anche le varianti di accoppiamento sono di rilievo”.

L’operatore può monitorare in qualsiasi momento il processo di prova con una webcam, anche con la copertura chiusa. I risultati di prova vengono controllati costantemente tramite un monitoraggio della plausibilità. “Il ciclo di prova si avvia con la scansione del codice a barre da parte dell’impianto”, spiega lo specialista di STOBER. In questo modo tutti i dati nominali vengono caricati da una banca dati interna e confrontati con i dati effettivi sia durante che dopo il processo di prova. I risultati vengono visualizzati sullo schermo. I valori sono verdi se sono corretti o rossi se i parametri vengono superati o non vengono raggiunti. “Grazie a questa banca dati, l’EoL 4.XX controlla automaticamente anche i lavori di montaggio già conclusi”, puntualizza Fitzer. L’operatore vede ad esempio se la prova di tenuta è già stata eseguita o se il riduttore è già stato riempito con olio. “Dall’inizio dell’anno il commissionamento e il montaggio dei componenti vengono eseguiti esclusivamente in modo digitale”, riferisce Fitzer. “Ciò vuol dire che, dopo che l’impianto ha scansionato il codice a barre, sul monitor della postazione di lavoro del collaboratore viene visualizzata solo l’istruzione di lavoro attuale. Una volta portato a termine l’ordine, il banco di prova lo comunica al sistema SAP”. STOBER si affida a strumenti digitali anche per la pianificazione del montaggio, ad esempio a una riproduzione digitale dell’ambiente di montaggio e del controllo con occhiali per la realtà virtuale.

Con il suo nuovo sviluppo, STOBER consente un processo standardizzato per il controllo di qualità anche per i nuovi servoriduttori e servomotoriduttori planetari, applicato anche in tutti gli altri stabilimenti di montaggio. In questo modo la soddisfazione dei clienti è sempre garantita.