25-02-2020

Sino ad ora la Rennschmiede Pforzheim ha partecipato alla Formula Student con un veicolo con motore a combustione, ma dal 2020 correrà per la prima volta con un bolide con motore elettrico. Non sarà solo l’approccio ingegneristico a cambiare, ma anche il supporto di STOBER: se finora questo era di natura esclusivamente finanziaria, gli specialisti della trasmissione ora metteranno a disposizione anche riduttori, motori, azionamenti e il loro vasto know-how. A fine novembre gli studenti hanno invitato gli sponsor e i sostenitori in università per presentare loro il nuovo progetto dell’RSP20.

Rennschmiede Pforzheim – il progetto è pronto

Sino ad ora la Rennschmiede Pforzheim ha partecipato alla Formula Student con un veicolo con motore a combustione, ma dal 2020 correrà per la prima volta con un bolide con motore elettrico. Non sarà solo l’approccio ingegneristico a cambiare, ma anche il supporto di STOBER: se finora questo era di natura esclusivamente finanziaria, gli specialisti della trasmissione ora metteranno a disposizione anche riduttori, motori, azionamenti e il loro vasto know-how. A fine novembre gli studenti hanno invitato gli sponsor e i sostenitori in università per presentare loro il nuovo progetto dell’RSP20.

Gli studenti non si fanno illusioni: sono perfettamente consapevoli che la prossima Formula Student Electric (FSE) non sarà una passeggiata per la Rennschmiede Pforzheim. Finora i successi conseguiti sui più grandi circuiti mondiali sono stati raggiunti con bolidi dotati di motore a combustione. “Per noi lo sviluppo di un’auto da corsa a trazione completamente elettrica è un campo ancora inesplorato. Dobbiamo rivoluzionare completamente il nostro approccio”, riferisce Michael Schaffranek a sponsor, amici e sostenitori invitati dall’università di Pforzheim. Schaffranek studia ingegneria meccanica e per questa stagione ha assunto la direzione tecnica del settore della meccanica. Ma l’obiettivo per il 2020 non è quello di piazzarsi tra i primi posti. “Per ora vogliamo solo sviluppare un veicolo che ci consenta di arrivare al traguardo e l’anno prossimo potremo migliorare la nostra prestazione partendo da questa base.” Per costruire un bolide idoneo, la Rennschmiede si affida a tecnologie collaudate e al supporto di sponsor, tra cui STÖBER Antriebstechnik GmbH + Co. KG di Pforzheim. “Già da tempo curiamo un ottimo rapporto con l’università”, afferma Stephan Scholze, direttore del Management Center Elettronica di STOBER. “In passato abbiamo sostenuto la Rennschmiede come sponsor di platino con mezzi esclusivamente finanziari; ora forniamo componenti di trasmissione di prima classe e i nostri ingegneri assistono il team con il loro vastissimo know-how”, aggiunge Dr. Florian Dreher, interlocutore principale di STOBER per i motoriduttori. Lo specialista della trasmissione fornisce due servomotori sincroni ad alta velocità che i giovani tecnici monteranno sull’assale posteriore, due riduttori planetari compatti e due azionamenti altamente dinamici SI6. Queste unità vengono usate tra l’altro in macchine utensili o in impianti pick and place, ossia in settori in cui è necessario muovere e posizionare componenti ad alta velocità e con massima precisione: la passione degli esperti di Pforzheim. “In realtà le nostre soluzioni non sono pensate per veicoli”, spiega Dr. Dreher. Pertanto con i suoi colleghi dei relativi settori di sviluppo ha apportato piccole modifiche ai riduttori e modifiche un po’ più consistenti ai motori e agli azionamenti, “senza integrarli però”, sottolinea. Questo dopo tutto è il compito degli studenti. Mentre presso i clienti di STOBER gli azionamenti vengono disposti nel quadro elettrico, in un’auto da corsa devono essere montati in una scatola che li protegga da sporco e umidità. Inoltre è importante disporre di un raffreddamento dei motoriduttori estremamente efficiente nonché di azionamenti più potenti. “Gli studenti sviluppano le loro idee in stretta collaborazione con gli esperti di STOBER per poi implementarle autonomamente”, così Dr. Dreher descrive la collaborazione. Infatti sanno perfettamente quello di cui hanno bisogno: ad esempio quale coppia deve agire sull’assale posteriore o dove devono essere montati i componenti. “Per questo compito è fondamentale che i motori e i riduttori siano adattati perfettamente l’uno all’altro”, così Michael Schaffranek spiega uno degli aspetti della progettazione: “In curva la ruota esterna gira più velocemente di quella interna. Stiamo ancora studiando come riuscire a farlo.” In vista delle qualificazioni il team corse preparerà così passo dopo passo la nuova macchina da corsa che quest’anno porterà il nome RSP20. Infatti Formula Student Germany è una competizione di design ingegneristico nella quale gli esperti valutano i team in base all’idea, alla progettazione e al veicolo. Poiché tutti i bolidi sono prototipi, deve essere rispettata una serie di misure di sicurezza e regole. I team possono partecipare alla competizione se il loro veicolo soddisfa questi requisiti di base. “Oggetto della valutazione sono tra l’alto la batteria, la sicurezza elettrica e tutti i componenti costruttivi e gli accessori rilevanti per la sicurezza”, afferma Schaffranek. Nessun liquido del veicolo deve fuoriuscire e devono essere osservate le norme per la protezione antiribaltamento. A ciò si aggiunge il rispetto di un determinato livello di rumore e un test di verifica dei freni. “Con la nuova RSP20 puntiamo a superare con successo ogni controllo”, spiega il futuro ingegnere meccanico. “Infatti solo così potremo anche partecipare alla gara.” E ci riusciranno, l’ingegnere di STOBER Stephan Scholze ne è certo. “Di sicuro nel corso del progetto incontreranno degli ostacoli, ma solo così gli studenti potranno imparare. Li affiancheremo con la nostra esperienza e forniremo loro consulenza.” Il prototipo dovrà essere pronto a febbraio 2020.